Settembre 2022
Realizzazione della quinta linea di trattamento delle acque reflue nel depuratore di Comacchio
“Rendere più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nelle acque marine e interne, anche attraverso il ricorso all’innovazione tecnologica e trasformare gli impianti di depurazione in “fabbriche verdi” per continuare a garantire e migliorare i già elevati standard degli scarichi in uscita dal depuratore di Comacchio – già ad oggi certificato ISO 14001 – che tratta i reflui del territorio comacchiese e della sua costa. così introduce il tema del nuovo progetto candidato da CADF al PNRR, Maira Passarella, Presidente di CADF Spa.
Il 27 luglio scorso infatti è stato approvato dal Consiglio locale di ATERSIR (Agenzia di regolazione dei servizi pubblici locali ambientali della regione Emilia-Romagna) un altro progetto che riguarda il Comune di Comacchio e che sarà candidato al PNRR, tramite ATERSIR, da CADF, l’ente gestore del servizio idrico integrato del basso ferrarese.
Il progetto, candidato nella missione relativa alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica e agli investimenti relativi ai servizi depurazione e fognatura del PNRR e che ha visto all’opera i tecnici CADF nelle ultime settimane, prevede la realizzazione di una quinta linea di trattamento delle acque reflue urbane da 40.000 A.E. (abitante equivalente), che porterebbe la capacità totale del depuratore di Comacchio a 220.000 A.E.
L’impianto di depurazione di Comacchio ad oggi tratta i reflui urbani dei sette lidi di Comacchio, delle frazioni di Manara, San Giuseppe, Parco del Sole-Scacchi e del capoluogo. Data la forte fluttuazione della domanda, che va dai circa 25.000 abitanti residenti del periodo invernale fino alle punte di 180.000 abitanti del periodo estivo dovute alle presenze turistiche, l’attuale funzionamento del depuratore si articola su quattro linee in parallelo, che si attivano a seconda della richiesta. Ciascuna linea ha una potenzialità di 45.000 A.E. per una capacità complessiva di trattamento pari a 180.000 A.E., che permette di rispondere all’attuale punta massima della domanda durante la stagione estiva.
L’estensione dell’impianto esistente si rende necessaria per mantenere la conformità dell’agglomerato di Comacchio che prevede nuove lottizzazioni in relazione ai Piani Urbanistici in fase di attuazione dal Comune in un fronte temporale di lungo periodo.
Con la realizzazione della nuova linea di trattamento si intende far fronte in maniera adeguata a nuovi insediamenti e dunque alle nuove utenze che con il tempo si verranno ad allacciare all’impianto, sia durante il periodo di alta stagione che durante la bassa stagione, nel rispetto dei limiti allo scarico imposti dalle vigenti normative.
“Crediamo sia fondamentale investire nel nostro territorio, con una visione più ampia, proiettata verso il futuro, per promuovere i nostri Comuni, tutelandone le ricchezze ambientali e contemporaneamente favorendone lo sviluppo sociale ed economico. Un progetto così importante, dal punto di vista progettuale ma anche economico, è un ulteriore testimonianza di un impegno costante che CADF mette in campo per i propri Comuni soci e per i cittadini.” sostiene la presidente Maira Passarella.
Le nuove opere sarebbero tutte interne alle attuali pertinenze dell’impianto, non arrecando quindi alcun disagio agli utenti, né sulla continuità del servizio né sulla viabilità.
L’intervento, che comporta un investimento di 5.300.00 euro, oltre a garantire il mantenimento di un effluente conforme ai limiti di legge, consentirebbe una notevole riduzione della produzione di fanghi, l’ottimizzazione dei consumi energetici, dei nuovi volumi di processo e la massima modularità e flessibilità della filiera depurativa, e infine la minimizzazione dei reagenti utilizzati nel processo.
Emerge in modo evidente quindi come gli interventi previsti risulterebbero, oltre che sostenibili da un punto di vista economico e sociale, anche migliorativi della condizione attuale dal punto di vista ambientale.
L’Assessore al Comune di Comacchio, Antonio Cardi, aggiunge: “Intendo ringraziare CADF per l’importante attività progettuale messa in campo, per altro in piena condivisione di intenti con l’Amministrazione Comunale, nella ferma convinzione che questa candidatura abbia tutte le carte in regola per poter accedere ad un concreto finanziamento.”
Il depuratore di Comacchio è stato oggetto anche di un precedente progetto candidato al PNRR in marzo, sempre da CADF, tramite ATERSIR, che riguarda la realizzazione di un impianto all’avanguardia in grado di diminuire per essiccazione la quantità di fanghi prodotti nel processo di depurazione delle acque reflue dell’80%.
L’esito delle candidature dei progetti al PNRR dovrebbe essere noto entro qualche mese.